Inflazione al 6,2% ad aprile, il carrello della spesa vola a più 6%
Secondo le stime preliminari di Istat, nel mese di aprile l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 6,2% su base annua (da +6,5% del mese precedente).
Il rallentamento dell’inflazione su base tendenziale si deve prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +50,9% di marzo a +42,4%) ed è imputabile sia ai prezzi degli Energetici regolamentati (da +94,6% a +71,4%) sia a quelli degli Energetici non regolamentati (da +36,4% a +31,7%). Decelerano anche i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +2,4%). Accelerano invece i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +3,9% a +5,4%), quelli dei Beni durevoli (da +1,6% a +2,2%), dei Beni non durevoli (da +1,3% a +2,1%) e i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,0% a +5,1%).
Pertanto, l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,9% a +2,5% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,5% a +2,9%.
Su base annua rallentano i prezzi dei beni (da +9,8% a +9,2%), mentre accelerano quelli dei servizi (da +1,8% a +2,1%); si riduce quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,0 punti percentuali di marzo a -7,1).
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano (da +5,0% a +6,0%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano (da +6,5% a +5,9%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,8%), degli Alimentari lavorati (+2,0%) e degli Alimentari non lavorati (+0,8%), la cui crescita è in buona parte compensata dal calo dei prezzi degli Energetici regolamentanti (-8,8%) e non regolamentati (-2,5%).
L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +5,3% per l’indice generale e a +2,1% per la componente di fondo.
Prezzi al consumo a marzo 2022 in Toscana: aumento rispetto a marzo 2021
In Toscana, secondo i dati dell’ufficio regionale di statistica, a marzo 2022 si è registrato un aumento dei prezzi pari a 6,0% leggermente inferiore rispetto a quello registrato in Italia (+6,5%).
Gli indici dei prezzi al consumo per aree di prodotti (divisioni di spesa) indicano in particolare un aumento tendenziale dei prezzi per:
- “Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (+26,8% in Toscana, +28,3% in Italia);
- “Trasporti” (+10,4% in Toscana, +11,0% in Italia);
- “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+3,7% in Toscana, +4,7% in Italia).
Risultano in diminuzione tendenziale solamente i prezzi per:
- “Comunicazioni” (-4,0% in Toscana, -3,5% in Italia);
- “Istruzione” (-1,0% in Toscana, -0,5% in Italia).
Rincari alimentari, dieci prodotti pesano per 215 euro in più nel carrello della spesa
Ci sono dieci prodotti alimentari che da soli, a causa dei rincari, pesano quasi 215 euro in più l’anno nel carrello della spesa. Una famiglia tipo spende in media quasi 53 euro in più l’anno per verdura e vegetali, quasi 35 euro in più per la frutta fresca, quasi 29 euro in più per il pollame, 22 euro in più per il pane e una ventina di euro aggiuntivi per la pasta. È la top ten dei rincari alimentari analizzata dall’Unione Nazionale Consumatori sulla base dei dati Istat.
L’associazione ha stilato la classifica dei prodotti alimentari che ad aprile hanno registrato i maggiori rincari annui e le voci che più pesano sul carrello della spesa “tipo”, che a prescindere dai rincari delle singole voci aumenta per i generi alimentari più comuni.
E così, ad esempio, se la top 20 dei rincari vede al primo posto l’olio non di oliva che, complice la guerra in Ucraina, aumenta di oltre il 63% in un anno, seguito dalla farina a più 17,2% e dal burro a più 15,7%, il carrello dei prodotti che caratterizzano la spesa tipo delle famiglie è composto da dieci voci che, anche se singolarmente rincarano meno, tutte insieme pesano per quasi 215 euro in più l’anno.
UNC, top ten rincari annui spesa aggiuntiva aprile 2022
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